Dal 23 al 25 ottobre nella cornice degli storici Palazzi La Marmora e Ferrero si svolge a Biella l’appuntamento dedicato all’Alto Artigianato, che partito dalle botteghe rinascimentali, racchiude ancora oggi, arte, cultura e tradizione.
In questo momento di grande difficoltà causato dal virus Covid 19, che così duramente ha colpito il comparto dell’Artigianato Artistico, grazie al determinante contributo di Camera di Commercio di Biella e Vercelli, di Confartigianato Imprese Piemonte e di CNA Piemonte, riuscirà a realizzare l’appuntamento espositivo. Con la direzione artistica di Patrizia Maggia la manifestazione prevede l’esposizione pezzi unici della ceramica, della porcellana, dell’arte tessile, del mosaico, della calzatura, ma anche cappelli, ombrelli fatti a mano, l’arte orafa e la lavorazione del corallo, la legatoria e i grandi maestri cartai e del finto marmo e molto altro ancora. Oggetti senza tempo, dove mano, mente e cuore si fondono. Per tutta la durata dell’evento i visitatori potranno vedere gli artigiani all’opera, conoscere i processi lavorati – vi che danno origine ai manufatti e alla bellezza del fatto a mano. A corollario, laboratori, momenti di approfondimento e di formazione.
ENRICO CIRIO – CATTEDRALI DI LUCE IN ORDINE SCOMPOSTO
A cura di Patrizia Maggia
Il percorso espositivo è dedicato al Maestro orafo Enrico Cirio (1932-2007) artigiano orafo biellese, artista, poeta, scrittore e esteta. Sono più di tremila i pezzi, gioielli unici che hanno conquistato Reali, personalità di spicco, star di Hollywood e amanti del bello di tutto il mondo. La maison Cirio segue ogni fase della lavorazione, dal bozzetto, al disegno, alla ricerca dei materiali, all’incassatura delle pietre.
CATERINA CREPAX – INTRECCI DI LEGGEREZZA
A cura di Patrizia Maggia
Caterina è architetto d’interni che “scolpisce” con la carta abiti sontuosi dai dettagli sorprendenti, accorta utilizzatrice di materiali cartacei di uso comune e li trasforma in “tessuti” preziosi. Conosce e applica tutte le tecniche di piegatura della carta, taglia, arriccia, costruisce geometrie illuminate al loro interno ispirate al mondo animale o vegetale. Il suo animo artistico – il padre è il noto fumettista Guido Crepax – origina spettacoli teatrali, allestimenti scenografici per mostre ed eventi, segue progetti speciali nelle scuole di moda e design.
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