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ApritiModa: brand e laboratori dell’eccellenza artigianale aprono le porte per svelare i segreti delle creazioni simbolo del made in Italy

28 Set 2020

Da Loretta Caponi in Via delle Belle Donne ad Enrico Coveri sul Lungarno Guicciardini. Da Ermanno Scervino al Museo Salvatore Ferragamo, in via dei Tornabuoni all’angolo di Piazza Santa Trinita. E poi la Fondazione Arte della Seta Lisio in via Fortini, sulle colline alle porte di Firenze dove le maestre tessitrici creano velluti, broccati e preziosissimi tessuti in seta utilizzando filati d’oro e d’argento. La bottega di calzature su misura Stefano Bemer al numero 2 di via San Niccolò.

Ma anche la Tessitura TACS a Pratovecchio di Stia, la “fabbrica-giardino” di Valvigna del Gruppo Prada, il Museo dell’Arte della Lana di Stia, quello del Tessuto di Prato e il Teatro del Maggio Musicale Fiorentino. Solo le prestigiose mete atelier e botteghe di eccellenza artigianale che il 24 e il 25 ottobre aprono al pubblico (le visite, gratuite, si svolgono necessariamente a numero chiuso e su prenotazione dal sito www.apritimoda.it). In occasione della nuova edizione di ApritiModa, un evento unico nel suo genere che dal 2017 per un weekend porta migliaia di visitatori alla scoperta di quel ‘saper fare’ che è caratteristico delle eccellenze italiane sono coinvolti così anche i laboratori di alto artigianato e luoghi simbolo del saper fare di Firenze e della Toscana.


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