Una storia “tutta” veneziana quella delle perle, che unisce abilità, inventiva, manualità e una sorprendente confidenza con il vetro e con le diverse tecniche. Queste richiedono precisione nella lavorazione e nella decorazione ottenuta con filamenti applicati a caldo, con sfaccettature molate o con canne forate, composte da più strati di vetro, che formano un motivo decorativo visibile in sezione. Il riconoscimento dell’Unesco intende tutelare quest’antica arte che esprime la tenacia, la sensibilità e la creatività dei “perlieri” e delle “impiraresse”, addette a infilare i vaghi che formano l’oggetto finito. È un’arte antica densa di fascino che identifica l’indole di Venezia: fragile e tenace, dove il colore e la creatività rappresentano un’arte nell’arte, che va oltre il mutare dei tempi e dei gusti.
Collezione e foto, Augusto Panini, Como
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