Per la primavera del 2015 OmA ha organizzato e promosso la mostra di ceramiche otto-novecentesche di manifatture fiorentine provenienti da un’unica collezione portata in essere da Bruno Caini, fra il 1990 e il 2010, e conservata oggi dalla figlia Marina Smeralda Caini. 15 aprile – 15 luglio 2015
L’intenzione dei promotori e della collezionista, così come di Anita Valentini, curatrice della mostra, è stata quella di favorire ai visitatori un excursus nell’arte ceramica fiorentina tra i due secoli.
Tra il XIX e il XX secolo la ceramica è stata una protagonista fra le arti nel difficile compito di portare avanti tradizioni secolari e di saperle anche superare e rinnovare. A questo proposito, l’allestimento curato da Stefano Maurri è stato pensato all’interno delle due grandi aree dello Spazio Mostre dell’Ente Cassa di Risparmio di Firenze che ripropongono, nelle forme e nei decori, le ceramiche che si rifanno alla grande tradizione rinascimentale italiana (Della Robbia, Urbino e Raffaello in primis), con le grottesche nei corpi dei vasi o al centro dei piatti, con le immagini femminili, le cosiddette “belle”, etc. e le ceramiche che, invece, si allontanano dalle tradizione (anche se non del tutto), proponendo forme e decori modernisti, di gusto Liberty europeo, dove elementi zoomorfi e fitomorfi e immagini raffinatissime si intrecciano in un rincorrersi di forme e di decori.
Sono ben 141 oggetti di varie tipologie (per la tavola, d’arredo, piatti da parata, vasi, orci, sculture) plasmati dagli artisti delle manifatture ceramiche Ginori in mostra insieme a Cantagalli, Colonnata, Salvini, Fantechi e Chini. Le varie manifatture sono riconoscibili in mostra grazie a strumenti di corredo come fotografie e cartine topografiche che valorizzano le peculiarità artistiche e mostrano come, attraverso le manifatture, si sono caratterizzati i territori di riferimento.
L’allestimento ha permesso di ammirare le ceramiche dove abitualmente sono collocate. Lo spazio è narrato come in un ambiente familiare. Le pareti sono riprodotte con pannelli avorio e rosso pompeiano proprio come la casa che le ospita, che rappresenta un perfetto connubio di arredi classici e moderni. Inoltre la grande “tavola da parata” mostra la ricchezza delle ceramiche azzurro-celesti della manifattura Cantagalli di ispirazione Savona. L’altissima qualità delle opere esposte e “i numeri” fanno grande il progetto: circa 140 pezzi, sei fabbriche ceramiche, un’unica collezione.
Mostra promossa e organizzata da OmA – Associazione Osservatorio Mestieri d’Arte e Ente Cassa di Risparmio di Firenze con il patrocinio di: Regione Toscana, Comune di Firenze, La Toscana verso Expo, Comune di Sesto Fiorentino, Archivio della Ceramica Sestese.
Ceramica. Manifatture Fiorentine 1880 – 1920 dalla Collezione Bruno Caini
a cura di Anita Valentini
Progetto di allestimento: Stefano Maurri | Progetto grafico: Miriam Frescura
15 aprile -15 luglio 2015
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