In occasione dei duecento anni dalla scomparsa di Napoleone, I Quaderni d’artigianato della collana “Mestieri d’Arte” propongono con l’uscita del XVI° volume il risultato di un lungo lavoro di ricerca storica che ricostruisce, con ricchezza documentaria e iconografica, la storia delle manifatture artistiche impiegate nei primi anni del XIX secolo per rinnovare, secondo i canoni dello stile Impero, l’appartamento di Napoleone a Palazzo Pitti e le residenze di Elisa Baciocchi in Toscana. Nominata dall’augusto fratello Napoleone nel 1805 Principessa di Lucca e Piombino e nel 1809 Granduchessa di Toscana, Elisa intraprese per tutte le sue dimore – pubbliche e private – un imponente lavoro di restyling finalizzato ad adeguare gli ambienti alle necessità del cerimoniale imperiale e, nel contempo, a renderli conformi ai canoni dello stile Impero, imposto dalla corte napoleonica di Parigi. In breve da Lucca a Piombino, da Pisa a Livorno, da Firenze a Siena i palazzi di Elisa si trasformarono in straordinarie vetrine per mostrare all’aristocrazia e alla emergente borghesia toscana mobili, tessuti, porcellane, bronzi, orologi e ogni altro elemento decorativo in voga a quel tempo secondo il più aggiornato gusto di Parigi. Per realizzare questa grandiosa operazione vennero impiegati i migliori manifattori toscani, affiancati da alcuni artisti francesi e numerosi furono gli arredi e oggetti d’arte fatti giungere da Parigi. Il volume ricostruisce con dovizia di particolari il lavoro artistico di scalpellini, ebanisti e decoratori al servizio della corte di Elisa, e ripercorre con numerosi documenti e immagini inedite la storia della produzione di manufatti artistici intrapresa dai maggiori mercanti toscani del tempo già al servizio delle case regnanti di tutta Europa oltre che, naturalmente, al servizio della corte imperiale di Napoleone.
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