Una nuova grande mostra, voluta e promossa dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Volterra, dedicata alla Volterra archeologica, che si aggiunge a quelle già in corso, ricordiamo Bansky. Realismo Capitalista, Mauro Staccioli e le collezioni artistiche novecentesche.
“Dimore eterne – I tumuli etruschi delle Colombaie di Volterra” è la narrazione di uno scavo che in soli tre anni ha gettato luce su alcuni secoli poco documentati della storia antica volterrana, rivelando delle scoperte eccezionali. E non solo, come spiega la dottoressa Lisa Rosselli coordinatrice del team di Etruscologia del Dipartimento di Civiltà e Forme del Sapere dell’Università di Pisa, che dal 2016 opera nel sito.
“Vista l’importanza del ritrovamento è stato deciso di dare la massima visibilità a questa esposizione e sarà quindi possibile ammirarla presso il Centro Studi Espositivo della Fondazione CRVolterra, ente che da sempre ci supporta – sottolinea Rosselli, che prosegue – i materiali in mostra provengono dal tumulo 2, utilizzato per almeno due generazioni tra la fine del settimo e i primi decenni del sesto secolo avanti Cristo. Sono i primi risultati concreti del corretto inquadramento di quest’area che ormai si è rivelata una vera e propria Necropoli. E la mostra, oltre a dare risalto alle sepolture rinvenute, ricostruite parzialmente, conferisce la giusta importanza anche ai materiali, sia di corredo ritrovati all’interno, sia relativi al deposito di ceramiche deposto all’ingresso, quando il tumulo è stato oggetto di un rituale di chiusura. Quindi l’esposizione oltre ad avere un focus su questo materiale etrusco, che aggiunge un tassello notevole
in un periodo avaro di testimonianze dal punto di vista funerario andando ad arricchire la sequenza storica, presenta anche una novità dal punto di vista tipologico, perché per la prima volta sono state scoperte a Volterra le tombe a tumulo. Questi risultati-conclude Lisa Rosselli-sono stati raggiunti grazie alla sinergia e collaborazione degli enti coinvolti, l’Università di Pisa come esecutore, il Comune di Volterra come concessionario, la Soprintendenza Archeologia Belle arti e Paesaggio per le province di Pisa e Livorno per la tutela e la Fondazione Cassa di Risparmio di Volterra come sostenitore fattivo che dal 2016 ci supporta con contributi indispensabili per proseguire lo scavo”.
Le attività nell’area continueranno per tutto il mese di luglio e sono in programma nella seconda metà del mese visite guidate aperte alla popolazione.
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