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Premio la grande Bellezza by Starhotels

30 Set 2024

L’opera eletta vincitrice della terza edizione del Premio La Grande Bellezza by Starhotels è Amphora, realizzata da Cecilia Rinaldi-Atelier Nuanda, giudicata tra le finaliste, tutte di grande livello e interesse, particolarmente rappresentativa del felice connubio tra alto saper fare e cultura del progetto. L’opera di forma circolare racconta di un tempo lontano risalente all’epoca romana ed alle tradizioni regionali di una cultura popolare antica.

La premiazione ufficiale si è tenuta ad Artigianato e Palazzo, il 13 settembre scorso, alla presenza della sindaca Sara Furano e di tutte le Istituzioni coinvolte nell’evento dedicato all’artigianato artistico. La consegna del Premio è avvenuta per mando di Lydia Barbini Marketing & Communication Director Starhotels. Una giuria d’eccezione, formata da esponenti del mondo della cultura, delle arti applicate, della moda e del design, presieduta da Elisabetta Fabri, Presidente e AD di Starhotels e ideatrice dell’iniziativa, ha individuato le 10 opere finaliste che hanno costituito la mostra Souvenir del Grand Tour sotto la Loggia del Buontalenti del Giardino Corsini sul Prato.

Opera vincitrice:
AMPHORA
di Cecilia Rinaldi – Atelier Nuanda

Bologna
Cecilia Rinaldi progetta e realizza “Amphora”, un’opera che racconta di un tempo lontano risalente all’epoca romana ed alle tradizioni regionali di una cultura popolare antica. L’aspetto snello di forma circolare riprende quello tradizionale che ne permetteva la facile impugnatura per trasportare con praticità i liquidi al suo interno. Il coperchio si incastra nella bocca come un tappo. Nella parte superiore, un manico in alluminio ne facilita la presa. Elementi di raccordo in corallo decorano l’impugnatura. Ad avvolgere la superficie anulare, realizzata tramite una struttura tubolare in alluminio calandrato, l’intreccio eseguito manualmente in atelier con la tecnica Legàmi, che coniuga l’utilizzo dei ferri a maglia con l’uso del filato in cuoio. La trama e la matericità ottenute generano un tessuto unico e resistente, estremamente flessibile ed elastico per uso e tenuta.

I Finalisti:
ARCHETIPI, DA POSEIDONIA A PAESTUM: ricerca di manufatti contemporanei
di Bhumi Ceramica

Forino (AV)
Realizzata in collaborazione con i designer Giuseppe Valentino e Raffaele Calvino, l’opera “Archetipi, da Poseidonia a Paestum” vuole valorizzare il patrimonio tecnico formale del territorio campano attraverso la realizzazione di un’opera composta da 5 oggetti narrativi in porcellana ispirati ai reperti del Museo del Parco Archeologico di Paestum. Gli elementi sono lavorati a mano in pasta porcellana nera, con l’antica tecnica del colaggio, poi finiti con cristalline effetto lucido satinato e certificati idonei MOCA per il contatto con gli alimenti. Il processo tradizionale è innovato dalla scelta di un materiale altamente performante e da metodologie tipiche del design odierno come la modellazione digitale e la stampa 3D per la creazione delle madreforme degli stampi.

LA CONSAPEVOLEZZA
di Doriana Usai

Assemini (CA)
“La consapevolezza” è un’opera decorativa ispirata ai vortici della vita del periodo nuragico interamente realizzata a mano. L’argilla rossa è stata foggiata al tornio, e modellata a mano per donare plasticità e movimento. I ricami decorativi in argilla bianca sono ottenuti a pennello. Tramite smalto neutro l’opera è stata impermeabilizzata e successivamente completata con l’applicazione del metallo prezioso oro 24kt allo stato liquido mediante l’ausilio del pennello. L’opera viene ultimata attraverso tre cotture, la prima e la seconda a 1000°, infine la terza a 700°.

ETEREO
di Elia Toffolo

Venezia
“Etereo” è un vaso realizzato interamente a mano in vetro soffiato con tecnica a lume o alla fiamma. Nella lavorazione viene utilizzato vetro trasparente sul tono verde acqua e tecnica in foglia d’oro, il tutto rifinito a caldo con una torcia che raggiunge i 2000 C°. La tecnica a lume era già conosciuta in epoca etrusca e nei secoli si è evoluta tanto da permettere di realizzare opere di medie dimensioni. “Etereo” si ispira al tipico vaso in vetro monofiore della tradizione veneziana, ma destrutturato e ripensato in chiave contemporanea. L’opera vuole comunicare la leggerezza e fragilità tipica del vetro soffiato, ma sfida la gravità per innalzarsi quasi fosse sospeso.

LILLIPUT SORRENTINA. IL PRESEPE NAPOLETANO IN UNA MANO
di Marcello Aversa

Sorrento (NA)
L’opera rappresenta una miniatura in terracotta che riporta alla storia del Presepe Napoletano, forma artistica che va ben oltre i confini nazionali. La tecnica utilizzata è abbastanza inusuale: le singole parti che vanno a comporre l’opera vengono assemblate ricorrendo a semplici strumenti di uso quotidiano, come stuzzicadenti, pinzette, taglierini e poco altro; a ciò si aggiungono immaginazione e manualità. Una volta modellato, il pezzo va infornato, così il grigio dell’argilla si trasforma pian piano nel caldo rosso-arancio della terracotta. Le dimensioni dei personaggi raffigurati a volte non raggiungono il centimetro e non superano mai i quattordici. Mattoncini, tegole, foglie, accessori, ogni piccolissimo elemento è incollato con la barbottina ma in cottura il tutto diventa un monoblocco.

VENEZIA
di Marcello Chiarenza

Venezia
L’opera “Venezia” è una scultura realizzata in argilla refrattaria, lasciata grezza per valorizzarne il sapore e la materia. Un vaso di terra come simbolo dello spazio. Le scale come immagini del percorso ascendente e discendente. Dalla profondità dell’acqua alla profondità dell’aria. L’opera rappresenta un anello di congiunzione tra acqua e cielo, grazie alle scale che dalla terra si immergono nell’acqua per risalire in aria, come un respiro che dalla terra al mare rispecchia il cielo.

IL GIOIELLO PORTAGIOIE
di RossoCorallo di Rosadea e Platimiro Fiorenza

Trapani
Portagioie in argento dorato e coralli mediterranei ispirato ad un antico scrigno risalente al XVIII secolo, attualmente custodito presso il Museo Pepoli di Trapani, le cui collezioni di artificialia e mirabilia furono osservate con stupore e meraviglia dai viaggiatori del Grand tour, e che la bottega RossoCorallo ha avuto la possibilità di restaurare negli anni passati. Il manufatto è realizzato secondo l’antica tecnica seicentesca trapanese del retroincastro, lavorazione ormai in via di estinzione, la più antica ad essere stata usata dagli artigiani trapanesi e ideata nel periodo d’oro dei “corallari”, quello di massima fioritura fissato tra i secoli XVI e XVIII, orizzonte cronologico in cui vennero create opere di squisita fattura per re, principi, cardinali e papi.

BATTAGLIA DI ANGHIARI
di Mastro Santi Del Sere

Anghiari (AR)
L’opera “Battaglia di Anghiari” è un cofanetto intarsiato a commesso con diversi tipi di legno quali acero, tiglio, pero, cipresso, rovere, mogano, noce chiaro, noce scuro, noce medio, mandorlo, cipresso e wengè. Sono 900 tessere ricavate dalle diverse essenze di legno di uno spessore di circa 3mm. Il contenitore è diviso in due facce, una su sfondo nero composto da 450 tessere e l’altra su sfondo bianco sempre di 450 tessere. Le tarsie sono state in alcune parti dipinte e la verniciatura è realizzata con gomma lacca decerata e finitura a cera neutra.

FORCOLA DA PASSEGGIO
di Saverio Pastor – Le Forcole

Venezia
Quest’opera nasce dall’idea di trasformare una forcola da poppa per gondola in un bastone da passeggio. Il pezzo di legno di Noce Nazionale di Macedonia viene tagliato e sbozzato con sega a nastro. La parte superiore, l’impugnatura – forcola, è lavorata a mano con sega a telaio e ferri a due manici. La parte bastone – gamba è lavorata con pialla a filo e pialla a mano. Il tutto viene poi rifinito con raschietto e carta vetrata. Il puntale è rifinito da uno strato di gomma attutente e suoletta antisdrucciolo. L’intero bastone viene infine trattato con più mani di olio e impregnante atossico per esterni.

VASO GEDDA
di Walter Usai- Ceramiche Walter Usai

Assemini (CA)
L’opera “Gedda”, progettata dal noto maestro ceramista Walter Usai, è composta da un corpo principale elegante e sinuoso lavorato al tornio che richiama la tradizione sarda, mentre le applicazioni plastiche aggiunte successivamente conferiscono un tocco moderno e contemporaneo alla brocca lasciata a coccio. Il colore naturale nero dell’argilla viene preservato durante la cottura in forno a 990° e contribuisce a rendere questa creazione, realizzata con cura e attenzione ai dettagli, un vero capolavoro da esporre con orgoglio. Grazie alla sua fattura artigianale il pezzo è unico e irripetibile, perfetto per chi ama collezionare oggetti speciali e dal forte valore artistico.


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