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Alice Corbetta, decoratrice materica

8 Gen 2025

Alice Corbetta, milanese di nascita e di formazione. Dopo l’Accademia di Belle Arti di Brera in cui studia pittura, ispirata dalla natura, produce una serie d’incisioni per il libro “Lunaria” che si innestano nell’astrattismo materico derivante dall’opera di Alberto Burri e Antony Tapiès.

Trascorre anni nel campo del tessile e moda e negli anni ‘90 concentra la sua attività nel texil design, collaborando con diverse aziende illustri della moda in Italia e all’estero. Contemporaneamente cura lo sviluppo di progetti di design e disegna alcune collezioni di tappeti in Italia e in Belgio.

Alice interpreta la superficie da decorare come un tatuaggio. Come la pelle del corpo deve svolgere più funzioni, da quella estetica a quelle tattile e olfattiva, così il decoro di una parete deve scaturire più sensazioni per divenire racconto. Dal 2007 Alice si trasferisce in Toscana per condurre una ricerca approfondita sulla superficie e sulla materia. I suoi lavori sperimentali sono esposti in mostre pubbliche e private e in gallerie d’arte. La superficie diventa racconto. Arredi come madie, cabinet, coffee table, opere da parete e arazzi e istallazioni fanno parte del suo nuovo mondo creativo e sperimentale. Insieme a Valentina Garraffa, architetto-light designer danno vita a Passo a due design un binomio creativo tra design e arte per collezioni in serie limitata di opere di design artistico.

Alice Corbetta partecipa ad esposizione d’arte in spazi pubblici e privati, tra le ultime presenze eccellenti è il cabinet Sea-nthesia presente a Homo Faber a Venezia nel 2024.

Il mobile disegnato da Marika Tardio è ispirato ad un relitto abbandonato nelle profondità del mare in cui microrganismi luminescenti ne trasformano i contorni e le sfumature rendendole ossidate.


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