Mi dedico a questo lavoro dal 1978 e sono completamente autodidatta. Praticamente ho messo a punto questa tecnica negli anni, stimolata da un’innata insoddisfazione nei confronti del prodotto finale fino a raggiungere un risultato di grande qualità anche se sempre migliorabile. Sono pezzi esclusivi, unici o di piccolissima serie, personalizzabili e su misura. Uso il merinos in ordito e il mohair in trama e per quanto la trama sia molto spessa le giacche risultano soffici, leggere, calde. Ogni giacca è fatta con uno o più pannelli modellati già pronti per essere assemblati. La giacca o il cappotto si sviluppano sul telaio prendendo la forma,la modellatura, contemporaneamente al disegno che li decora. Sono come degli arazzi che si trasformano in capi di abbigliamento: Arazzi da indossare. Il mio lavoro non è altro che il risultato dell’immaginazione che si scontra con i limiti di uno strumento: il telaio verticale a tensione, per poi costruire come per magia un oggetto antico quanto l’uomo: l’abito. Mi diverte realizzare un pensiero e perdermi nelle difficoltà e conseguenti trasformazioni nell’attesa di vederlo compiuto.