Sono 97 le nuove botteghe artigiane a ricevere il Premio al talento dell’artigiano e alla produzione di qualità “Artigiano OMA 2021”. I riconoscimenti biennali sono stati conferiti questo pomeriggio, a Villa Bardini, in una cerimonia promossa da Fondazione CR Firenze e da Associazione OMA, suo soggetto strumentale sostenuto anche da altre fondazioni bancarie, in collaborazione con la Fondazione Parchi Monumentali Bardini e Peyron. Con questa sesta edizione del Premio, salgono a oltre 500 gli artigiani italiani che fanno parte del network “Artigiano OMA”, linfa vitale dell’economia dei nostri territori che animano le città e i borghi storici italiani con i loro strumenti, le numerose materie e le produzioni.
Alla premiazione, patrocinata da Regione Toscana e Comune di Firenze, hanno partecipato il Segretario Generale della Fondazione Parchi Monumentali Bardini e Peyron Renato Gordini, il Consigliere di Fondazione CR Firenze Giovanni Fossi, e il Presidente di Associazione OMA Luciano Barsotti. Era presente l’Assessore alle Attività Produttive del Comune di Firenze Federico Gianassi. Apre la premiazione la testimonianza di Nicola Salvioli, che porta la sua testimonianza direttamente da padiglione Italia dove con la sua azienda di restauro espone la copia del David di Michelangelo realizzata con stampante 3D con un impasto di resine e polvere di marmo di Carrara.
Le candidature per far parte del network OMA sono arrivate da tutta la penisola. La selezione avviene mediante autocandidatura con conseguente verifica capillare delle caratteristiche di ciascuna azienda candidata. I requisiti richiesti sono l’iscrizione alla Camera di Commercio, l’esistenza di un punto vendita, la garanzia di lavorazione a prevalenza manuale e il coinvolgimento di uno o più artigiani che realizzano pezzi unici o serie limitate, con un prodotto che rappresenti la sintesi tra tipicità, legame con il territorio, tradizione e processo innovativo. I settori merceologici premiati sono: abbigliamento e accessori; pelle e cuoio; casa, arti decorative, metalli, argenti e restauro; spezierie, farmacie e profumi; musica e spettacolo. Gli artigiani OMA selezionati espongono la targa OMA e celebrano la tradizione artigianale che con le loro produzioni conservano e innovano, presentando l’alta qualità e la grande esperienza del saper fare. L’elenco delle aziende del network OMA, premiate dal 2010 ad oggi, è raccolto in una pubblicazione a disposizione degli artigiani del network OMA. Il progetto creativo è stato curato da Cristina Andolcetti e Michele Monasta e il progetto grafico è a cura di Stefano Casati e Chiara Cesaraccio.
Ci sono aziende artigiane impegnate in progetti esclusivi di ricerca e di “manualità” per il settore della moda e del design applicato all’arte del tessere come il laboratorio fiorentino EBI di ELIF Malkoclar, oppure la più orientata al mercato internazionale come la Savio Firmino di Firenze, che quest’anno compie 80 anni e li festeggia in contemporanea al compleanno di Guido Savio illustre testimone della grande eredità dell’azienda. Il Premio OMA va alla ceramista tedesca Karin Putsch Grassi con laboratorio a Figline Valdarno in provincia di Firenze, e con l’invenzione della tecnica del “Cut & Stretch” incide sulla superficie ceramica che viene poi tirata e allungata creando spaccature non uniformi. Fra le novanta aziende premiate, considerate fondamentali per il tessuto produttivo di ogni territorio, ci sono talenti che provengono da varie regioni d’Italia: dal Piemonte alla Sicilia, passando per la Lombardia con l’arte liutaria e le stamperie d’arte, la Liguria con la nota specialista nell’arte antica della glittica alla ruota, che nelle cristallerie di Altare trasforma la materia in oggetto d’arte, incidendo con elegante sapienza il cristallo. La Toscana è presente ancora con la tradizione cartaria di Pescia, e le Marche con il noto maestro cartaio di Fabriano Sandro Tiberi che ha esposto anche a Parigi nella sede UNESCO dando un contribuito determinante al riconoscimento del titolo di Città Creativa. L’artigianato artistico del Lazio con l’arte orafa di Roma e l’eco-falegnameria di Orte a progettazione sostenibile che segue i principi ecologici fondamentali di economia circolare, attraverso l’utilizzo di materie prime naturali. Ancora Civitavecchia e gli stucchi d’arte di Viterbo, e la Campania, la Puglia, La Basilicata, la Calabria con le terrecotte artistiche e la liuteria e il grande valore della tradizione nella ricerca contemporanea di forme e colori per i tessuti artistici e i tappeti di antica tradizione dell’arte tessile silana e cosentina, frequentata dalle più grandi firme dell’arte contemporanea, e poi ancora il percorso prosegue in Sicilia e in Sardegna.
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