CHI SONO
Umbro di nascita e toscano d’adozione, nutro profonda gratitudine per la mia terra d’origine che mi ha regalato semplicità e un forte attaccamento all’arte, alla natura e alle tradizioni.
FORMAZIONE
Mi sono diplomato al Liceo Artistico seguendo il corso di ebanisteria e arredo nel 2005. Da allora la mia vita e la mia formazione si sono spostate a Firenze, città che vivo come mia da sempre, dove ho frequentato lo studio Passeri, vera bottega d’altri tempi, imparando a dipingere su tela e tavola alla maniera antica. Dopo una breve parentesi di due anni a Brescia dove ho frequentato un corso di restauro di dipinti su supporto ligneo, ho vinto il concorso per accedere al corso di alta formazione dell’Opificio delle Pietre Dure come restauratore di pitture murali, materiali lapidei e mosaici. In questo istituto sono venuto a contatto per la prima volta con il commesso fiorentino e la manifattura medicea e promisi a me stesso che dopo la fine degli studi avrei avuto una mia bottega per tramandare e sviluppare questa affascinante tecnica artistica, ormai fuori dal tempo. Laureato col massimo dei voti in Restauro dei Beni Culturali nel 2016, ho aperto una mia ditta individuale cominciando a lavorare nel restauro e continuando a sognare di realizzare un giorno la bottega di commesso fiorentino.
LAVORO ATTUALE E PROGETTI FUTURI
Il mio lavoro è cominciato nel 2016 come restauratore di pitture murali e mosaici principalmente, lavorando per mia fortuna nelle più belle chiese fiorentine (Santa Croce, San Lorenzo, Santa Maria Novella). Da due anni a questa parte ho cominciato a concretizzare l’idea della bottega di commesso fiorentino, dotandomi del necessario nel mentre che portavo avanti più lavori contemporaneamente. Ho cominciato per far pratica producendo piccoli oggetti con un banchetto ed una morsa nel salotto di casa; ad oggi tutto il materiale e l’attrezzatura sono stati predisposti ed a breve sarà realtà anche lo spazio.
CONCEPT E POETICA
L’idea di bottega artigiana di Alessandro è open space, un luogo dove si producono oggetti preziosi ma dove sia possibile creare scambio e confronto. Perché la cultura è anche e soprattutto questo. L’incontro e l’unione di idee ed esperienze conduce a svilupparne di nuove, trovare nuovi linguaggi espressivi che siano capaci di stare al passo con i tempi. In un periodo come il nostro dove la società corre a ritmi serrati e l’artigianato segue i suoi ritmi lenti secolari non possiamo permettere che questo divario si ampli ancora di più e che i due mondi non riescano più a dialogare. Nella bottega di Alessandro si produrrà commessi alla maniera tradizionale, si verrà ad imparare la tecnica (perché anche la trasmissione è importante) e si organizzerà eventi a tema per avvicinare all’artigianato anche chi normalmente non lo farebbe.