Il lavoro manuale stimola la ricerca-azione, il problem solving, la valorizzazione dell’errore come parte del processo di apprendimento. È da questa consapevolezza che in occasione della passata edizione di Fiera Didacta Italia, che si è svolta a Firenze dal 20 al 22 maggio l’Istituto INDIRE (Istituto Nazionale di Documentazione e Innovazione Ricerca Educativa) ha invitato i docenti delle scuole primarie e secondarie di primo grado a conoscere una best practice dell’offerta didattica di OMA: “Mani in Carta” il laboratorio di due ore nell’ambito dell’educazione non formale per favorire l’apprendimento attivo.
I docenti si sono cimentati con la realizzazione di un leporello utilizzando utensili, materiali e tecniche da riproporre facilmente in classe. Un libro normalmente rilegato non riserva sorprese; una piegatura a fisarmonica delle pagine, invece, si presta a un’apertura a cascata che permette narrazioni circolari inconsuete, posizioni di lettura alternative e personalizzazioni artistiche uniche.
CONDIVIDI: