Nello scenario dello storico Helvetia & Bristol Firenze – Starhotels Collezione, oggetto di una recente e prestigiosa ristrutturazione ed ampliamento, vincitore del World Luxury Hotel Award 2021 come miglior Heritage Hotel in Italia, è stata inaugurata il 27 ottobre la mostra intitolata “Una fonte di luce”, all’interno del progetto “La Grande Bellezza – The Dream Factory”, promosso da Starhotels in collaborazione con i partner Fondazione Cologni dei Mestieri d’Arte, Associazione OMA e Gruppo Editoriale. L’esposizione, che durerà fino al 9 gennaio 2022, presenta alcune delle opere finaliste della prima edizione del premio “La Grande Bellezza – The Dream Factory”.
All’evento di inaugurazione hanno partecipato: Elisabetta Fabri, Presidente e AD Starhotels, mentore e anima del progetto “La Grande Bellezza – The Dream Factory”, il vincitore del premio Atelier Fabscarte, Sara Ricciardi, designer e art director del progetto, Marva Griffin Wilshire, ambasciatrice e musa del design italiano, nonché autorevole membro della Giuria del premio, la regista Cinzia TH Torrini, madrina del premio e Alberto Cavalli, Direttore Generale della Fondazione Cologni dei Mestieri d’Arte, in veste di moderatore.
La prima edizione del premio è stata vinta dall’opera del noto atelier di decorazione Fabscarte, fondato a Milano da Luigi Scarabelli ed Emilio Brazzolotto, specializzato in carte da parati fatte a mano, che ha dato vita a Selvatica, una lampada da parete con retroilluminazione a led, concepita come una finestra sull’esterno per legare alla natura anche luoghi dove essa non è presente.
La Presidente Elisabetta Fabri ha individuato in quest’opera, particolarmente suggestiva e sofisticata, il progetto vincente: “Un’interpretazione poetica e romantica della luce, un’opera che ho scelto per la sua doppia anima di creazione d’altissimo artigianato e di prodotto di design contemporaneo: un connubio perfetto tra design e tradizione, progetto e grande cultura manuale”.
L’atelier Fabscarte collabora con artisti e designer, partecipando a numerosi eventi e mostre. “Cerchiamo ispirazione nella natura e nell’arte per creare opere su carta e decorazioni pittoriche fatte a mano, capaci di fondere in modo originale materia, tocco e colore, offrendo un nuovo lessico all’interior design”, hanno dichiarato i titolari.
L’esposizione all’Helvetia & Bristol presenta un’importante selezione di opere dalla rosa dei finalisti: il prezioso tavolo Nirvana in marmo e scagliola, realizzato dallo storico atelier Bianco Bianchi in collaborazione con il designer Luca Tornaghi; la mistica lampada in grès Mistero di Tonino Negri; la poetica lampada da tavolo Dduma della collezione “Merletti” di Barbara Abaterusso; la catena in mosaico e specchio Freedom di Davide Medri; le due raffinatissime lampade Ferai Codega in vetro soffiato di Murano della storica vetreria Salviati; l’affascinante specchio in rame e metalli diversi La luce di Venere di Alessandro Rametta; il luminoso centrotavola in mosaico Filide di Laura Carraro; le tre sofisticate lampade da tavolo L14,15,16 in metallo e smalto di Gabriella Gabrini con Marco Zanuso; il raffinatissimo candeliere Lumina, in ebano, osso e metallo di Giordano Viganò.
In occasione dell’incontro è stato anche lanciato il tema della prossima edizione del premio, “La bellezza della natura”, alla quale ci si potrà iscrivere dal 1 dicembre 2021 fino al 1 marzo 2022.
I partecipanti sono invitati a presentare opere ispirate alla natura, da inserire negli ambienti domestici e dell’hospitality come elemento d’arredo e del vivere quotidiano. In palio un premio in denaro per il vincitore primo classificato, somma che dovrà essere impegnata a sostenere lo sviluppo dell’attività.
“Il premio nasce con l’obiettivo di dare voce, spazio e opportunità concrete ai maestri e alle imprese dell’artigianato italiano, offrendo ai protagonisti di questa “Grande Bellezza” italiana un palcoscenico straordinario e opportunità reali non solo di visibilità e di comunicazione, ma anche di lavoro raccogliendo il prezioso testimone di quel mecenatismo illuminato che ha protetto e fatto fiorire l’arte e l’alto artigianato italiani”, ha commentato Elisabetta Fabri.
La prima edizione del premio “La Grande Bellezza – The Dream Factory” ha ottenuto un grande successo nonostante il lockdown e le limitazioni causate dalla pandemia. Ben 131 le candidature ricevute, 15 le Regioni di provenienza e 14 i settori di attività rappresentati: vetro, ceramica, carta, metalli, metalli preziosi, decorazione, mosaico, pietre dure, scagliola, legno, sartoria, tappezzeria, cereria e pelletteria. La fascia di età dei maestri iscritti è stata variegata, dai 22 agli 86 anni, a dimostrazione dell’ampio interesse riscosso. Molti gli atelier storici e di chiara fama che hanno partecipato, e altissima, in generale, la qualità delle opere in concorso, fra tradizione e contemporaneità.
La Giuria del Premio ha visto all’opera nomi illustri del design, delle arti applicate e del giornalismo (da Ugo La Pietra a Barnaba Fornasetti, da Stefano Boeri a Marva Griffin Wilshire, da Livia Peraldo Matton a Ippolita Rostagno a Cinzia TH Torrini), capitanati dalla Presidente Elisabetta Fabri.
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