L’anteprima dell’attività di alternanza Scuola Lavoro è stata presentata il 28 maggio all’Istituto Buonatalenti di Firenze e parteciperà all’iniziativa ‘Bio Street Good’, promossa da EcorNaturaSì e da APAB il 31 maggio a Palazzo Vecchio
Trentadue studenti di tre licei fiorentini hanno progettato una start up dedicata al cibo biologico, con tanto di menù, divise e business plan. L’iniziativa rientra nel progetto di alternanza Scuola Lavoro BioWork, all’interno del programma Hands4Work che Fondazione CR Firenze, in collaborazione con Oma, ha avviato nel 2015 proprio per favorire l’inserimento degli studenti dei licei in reali contesti lavorativi, portandoli ad acquisire sicurezza e autonomia e aiutandoli a maturare interessi e competenze. L’anteprima è stata presentata ieri all’Istituto Buontalenti di Firenze e parteciperà il 31 maggio (alle 10 in Sala D’Arme, a Palazzo Vecchio), insieme ad altre proposte, all’iniziativa ‘Bio Street Good’ di EcorNaturasì e APAB, promossa su base nazionale per creare un’occasione di ascolto e dialogo tra giovani generazioni sul tema del biologico, con l’obiettivo di elaborare idee per costruire insieme il futuro comune.
Nei tre mesi di lavoro del progetto BioWork, in collaborazione con l’Associazione per l’Agricoltura Biodinamica Sezione Toscana, gli studenti degli istituti superiori fiorentini, Buontalenti, Cellini-Tornabuoni e Peano, si sono cimentati in vere e proprie simulazioni di attività lavorative, seppure in ambienti protetti e con il supporto di tutor con competenze didattiche e formative. Obiettivo dell’iniziativa era l’ideazione di una start up attiva nel settore del biologico inteso sia come comparto alimentare di produzione, trasformazione e commercio, ma anche come espressione della tendenza ad uno stile di vita più salutare e sostenibile, tanto nei confronti del singolo individuo quanto nei confronti della società e dell’ambiente.
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Suddivisi in tre gruppi di lavoro in base alle competenze di partenza, gli studenti hanno prima lavorato a un vero e proprio Business Plan per verificare la strategia di avvio di impresa e la fattibilità dell’iniziativa nel lungo termine. Il secondo gruppo ha studiato l’immagine coordinata generale e progettato le divise dei collaboratori e il packaging del prodotto. Infine si è passati al menù, ideando una serie di proposte che partissero da prodotti biologici e che fossero legati alla tradizione culinaria locale e nazionale. Nel menù ci sono, ad esempio, i ravioli di pappa al pomodoro, il cubo di castagnaccio al pomodoro e la torta dei bischeri.
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