La mostra dedicata alla Mater, madre che dà origine a un’altra creatura, diventa il simbolo più profondo dell’esistenza. Le opere di Venturini evocano la sacralità dell’evento, naturale, ma sempre carico di mistero, di attesa, che si manifesta in una ritualità di gesti e di espressioni spontaneamente compiuti dai protagonisti.
Le opere dedicate alla madre, tema particolarmente caro all’artista, sono presenti al Museo degli Innocenti e al Museo dell’Opera del Duomo. Sono sculture realizzate con materiali di forte impatto come il bronzo, la pietra che mostrano l’essenza della massa che sprigiona una potenza plastica che diviene vitale, come Ventre del 1949, al Museo dell’Opera del Duomo, dove la maternità è appena accennata, la Maternità del 1950 che mostra il mistero compiuto della generazione, sino al tema ricorrente dell’abbraccio, vigile e protettivo, rivolto al figlio, in grado di creare una continuità di emozioni che sono fisiche ed emotive, che stemperano la durezza della materia impiegata.
La mostra, inserita nel programma delle celebrazioni per i 600 anni dell’Istituto degli Innocenti, è visibile sino al 5 maggio 2019
Venturino Venturi, Madre e figlio, 1951, Collez. Giovanni Conti, Firenze
Courtesy, Antonio Quattrone, Firenze
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